Animali di pregio naturalistico nella golena di Villa d’Adige

L’osservazione di due esemplari di Ibis eremita a Trecenta nei giorni scorsi segue di pochi giorni altre importanti osservazioni effettuate da operatori del WWF locale, da tempo impegnati nella rilevazione delle specie selvatiche presenti sul territorio e finalizzata alla protezione dei differenti habitat della provincia di Rovigo, anch’essa, minacciata dall’antropizzazione e dalla deforestazione che delimitano sempre più gli spazi destinati alla fauna selvatica. Anche il territorio polesano continua a soffrire dell’impoverimento degli ambienti forestali e acquatici tradizionali e negli ultimi quarant’anni sarebbero scomparse una trentina di specie ornitiche a causa dell’alterazione degli ambienti riproduttivi ma anche per l’azione della caccia e degli antiparassitari. Di recente si è assistito alla completa eliminazione di una trentina di maestosi pioppi alla Sparzolara in Trecenta, strada sterrata di elevata valenza ambientale, di alcuni filari campestri a nei Comuni di Arquà Villadose e Badia Polesine.

Al centro delle attenzioni, in questi mesi, vi è l’imminente taglio di circa un migliaio di pioppi trentennali, che verrà effettuato nella Golena di Villa d’Adige, un’area definita Sito di Importanza Comunitaria estesa circa 30 ettari, vero polmone verde e paradiso per uccelli quali il Picchio verde, il Codibugnolo, il Piro piro piccolo, l’Assiolo, l’Usignolo e molte altre.

Tali abbattimenti si inseriscono in un progetto più ampio messo a punto dal Corpo Forestale dello Stato che prevede la messa a dimora, nelle aree liberate dai pioppi, di piante autoctone e la realizzazione di una sorta di vivaio di piante della pianura padana. Se da un lato tale progetto contribuirebbe a diversificare l’habitat della golena, dall’altro lo stesso potrebbe risultare pericoloso per le specie che usufruiscono dei vecchi pioppi per cibarsi e per riprodursi, siano essi uccelli o mammiferi, qualora gli abbattimenti non si svolgessero in un regime di attento controllo. Per questo motivo è in fase di stesura la Valutazione di Incidenza Ambientale come previsto per le opere da effettuarsi nei Siti di Importanza Comunitaria e sarà importante in questo periodo acquisire il maggior numero di informazioni sulla valenza ambientale dell’area. Per tale ragione alcuni operatori del WWF hanno condotto degli specifici controlli nell’ara golenale, rivelando la presenza di due importanti specie selvatiche oltre a quella già note: la Nottola comune (Nyctalus noctula) e l’Allocco (Strix aluco).

La Nottola comune è un grosso pipistrello legato ai boschi considerato vulnerabile nella Lista Rossa stilata dal WWF Italia, ed è una specie di estremo interesse comunitario, la cui sola presenza determina la designazione di Siti di Interesse Comunitario. Partorisce mediamente due cuccioli dentro piccole cavità di vecchi alberi, in particolare latifoglie, dai quali esce all’imbrunire compiendo voli anche a quote elevate.
Il suo status di presenza sul territorio nazionale è notoriamente scarso e in molte zone d’Italia (ad esempio nel Bosco della Mesola, nelle Pinete del Ravennate e a Bosco Fontana presso Mantova) si diffondono progetti di studio e conservazione dei pipistrelli legati agli ambienti forestali con la collaborazione o il coordinamento dello stesso Corpo Forestale dello Stato.

L’Allocco è un rapace notturno legato agli ambienti forestali maturi e pertanto è assai raro in provincia di Rovigo.
Alla luce di queste importanti osservazioni gli attivisti del WWF chiedono il progetto messo a punto del Corpo Forestale dello Stato nella Golena di Villa d’Adige tenga conto di queste importanti informazioni preservando il maggior numero possibile alberi di grande dimensioni e quelli vivi e morti dotati di cavità naturali, in particolare nelle zone della golena dove sono stati individuati i nuclei che presentavano la più abbondante biodiversità.
Il WWF continuerà a monitorare l’area resterà a disposizione per fornire le informazioni necessarie a nella fase esecutiva dei lavori.