29 ottobre: fermiamo il carbone

Il WWF ROVIGO partecipa alla

MANIFESTAZIONE NAZIONALE

per la difesa della salute, dell’ambiente, di un lavoro degno e per una vera democrazia delle scelte

ADRIA 29 OTTOBRE

ritrovo ore 14,00 lungo V.le Maddalena (di fronte la stazione dei treni)

Coordinamento Veneto Contro il Carbone

per informazioni, contatti e adesioni: deltabenecomune@gmail.com
visita il blog: http://nocokepolesine.blogspot.com

PERCHE’ NO ALL’USO DEL CARBONE NELLA CENTRALE ENEL DI PORTO TOLLE

LA CENTRALE A CARBONE EMETTERA’ 2.800 TONNELLATE ALL’ANNO DI OSSIDI DI AZOTO, pari all’inquinamento prodotto da 3,5 MILIONI DI AUTO e l’esposizione a livelli anche relativamente bassi di biossido di azoto, provoca una aumentata reattività bronchiale negli soggetti asmatici, specialmente giovani, con maggior rischio di infezioni delle vie respiratorie.

LA CENTRALE A CARBONE EMETTERA’ 3.700 TONNELLATE DI OSSIDI DI ZOLFO, più del doppio delle emissioni dell’intero settore trasporti in Italia. E’ un dato ormai accertato, da specifici studi epidemiologici, che l’aumento delle concentrazioni di biossido di zolfo è associato all’incremento sia dei ricoveri ospedalieri, per patologie respiratorie, sia della mortalità.

L’IMPATTO INQUINANTE DEL CARBONE DI PORTO TOLLE INTERESSERA’ DIRETTAMENTE UN’AREA DEL RAGGIO DI DIVERSE DECINE DI CHILOMETRI : emette polveri sottili e ultrasottili e metalli pesanti che provocano patologie tumorali, inoltre, la ricaduta al suolo, in particolare del mercurio, negli anni comprometterà l’area circostante, a danno dei prodotti tipici locali.

A CHI VUOLE IL CARBONE NON IMPORTA SE IL TUO LAVORO SPARISCE:
agricoltura, pesca, turismo nell’area del Delta del Po saranno penalizzati dall’uso del carbone, anche a causa dei grandi traffici per il trasporto dei materiali via mare, oltre che, attraverso le lagune ed il Fiume.

E’ INCREDIBILE COME LA REGIONE VENETO ED IL PARLAMENTO SI SIANO PIEGATI AGLI INTERESSI DI ENEL E DELLA SUA STRATEGIA AZIENDALE:
peggio che nella “repubblica delle banane”, quasi tutti i partiti si sono prestati a modificare “ad dittam” la Legge regionale n.36/97 istitutiva del Parco Delta del Po- Veneto e le normative ambientali, per superare la sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato la V.I.A. regionale e nazionale, dichiarando l’incompatibilità del progetto, con il delicato equilibrio del Delta del Po.

Scarica il volantino completo della manifestazione, stampalo e distribuiscilo!