L’Oasi della Buora e i Gorghi di Trecenta colpiti dalla tromba d’aria


Anche l’oasi Valle della Buora presso Salvaterra (Badia Polesine), in gestione al WWF di Rovigo, a seguito della tromba d’aria abbattutasi il 14 agosto sulla provincia ha purtroppo riportato come molte altre località colpite, ingenti danni infrastrutturali. Il sopralluogo dei giorni seguenti ci ha lasciati senza parole, constatando che la torretta e le paratie per la pratica del birdwatching erano state abbattute, la casetta per il ricovero degli attrezzi divelta, con frammenti sparsi tra l’oasi e l’adiacente campo coltivato, come si può vedere dalle fotografie allegate a testimonianza della potenza con cui si è abbattuto il fortunale.

 

Gli alberi e gli arbusti, la cui piantumazione ha impegnato l’associazione e i volontari per molti anni (un progetto volto al recupero della biodiversità nel paesaggio rurale polesano), pur avendo subito gravi danni a seguito della violenta grandinata confidiamo possano avere una totale ripresa vegetativa l’anno prossimo.

Gli interventi necessari per migliorare l’oasi sono ancora numerosi ed ora il ripristino delle condizioni di accoglienza precedenti a questo evento si aggiunge alle attività che da sempre vengono svolte dai volontari per la manutenzione e la valorizzazione dell’area. Inutile dire che il WWF di Rovigo confida in tal senso nella sensibilità dei suoi sostenitori e nella partecipazione di tutti quelli che vorranno continuare a darci una mano.

In egual misura un altro patrimonio naturalistico dell’alto polesine, i Gorghi di Trecenta, anch’essi affidati alla gestione del WWF provinciale, sono stati colpiti violentemente dalla tromba d’aria e hanno riportato danni notevoli, in questo caso più a carico della vegetazione che delle strutture con la caduta di molti pioppi, anche di grandi dimensioni. Anche in questo caso lasciamo alle fotografie il compito di descrivere lo stato in cui versa attualmente l’area.

In conclusione ci permettiamo di segnalare che la pericolosa desertificazione dell’altopolesine – nota a tutti gli operatori agricoli e ambientali di questo territorio – non ha certo contribuito a limitare i danni provocati dal fortunale, che sarebbero stati certamente inferiori in presenza di aree boscate che li avrebbero contenuti con la loro barriera. Anche il notevole consumo del suolo urbano a scapito del drenaggio e dello scarico delle acque piovane, oltretutto, ha mostrato i suoi effetti negativi con  numerosi allagamenti, soprattutto a Badia Polesine, dove numerose abitazioni sono state inondate poiché l’apporto di acqua nelle fognature era verosimilmente maggiore alla loro capacità raccolta.